domenica 22 dicembre 2019

Come non scrivere un romanzo rosa

Oggi voglio parlare di romanzi rosa e film connessi. E lo farò in modo non tanto carino. L'immagine che ho di questo blog è quella del diavoletto, cioè quella di una persona che non esisterà a criticare quando c'è da farlo.

I romanzi e film rosa sono TUTTI NOISAMENTE UGUALI. Cambiano i personaggi, e di poco, ma la trama è, ahimè, sempre la stessa.

Cominciamo dalla protagonista femminile: più o meno trentenne, discreta, con un lavoro interessante (vanno tanto di moda i pubblicitari, in ogni caso lavora in un ufficio). Si è da poco lasciata con il fidanzato (il motivo? L'ha beccato con la sua migliore amica) e giura che piuttosto di farsi invischiare con un altro uomo, piuttosto si fa suora. Per tutti questi motivi è giù di corda, è scorbutica, l'ultimo sabato sera lo ha passato a sbronzarsi a casa di un amico gay (anche questo va tanto di moda). Quando le passa accanto un uomo, lo critica aspramente. Il modo di vestire? È assolutamente trasandato, lei non vuole essere attraente. Con gli uomini ha chiuso.

Poi c'è il protagonista maschile che da almeno 100 anni è sempre uguale: anche lui trentenne, bello e affascinante, in genere ricco, lavora anche lui come pubblicitario (in ogni caso fa un lavoro d'ufficio) e ha una collezione di fidanzate. La mamma, di cui è sempre innamorato (é l'unica vera donna della sua vita), vorrebbe che si sistemasse (é stufa di vederlo ogni weekend con la valigia piena di abiti da lavare. Ma lui non intende servirsi delle lavanderie (anche per i costi, visto che è avaro come pochi lo sono), deve andare sempre dalla mamma, alla fidanzata di turno racconta che è molto malata e lui la deve assistere. In realtà la mamma è poco più che 50 enne, starebbe benissimo, con il nuovo fidanzato 40 enne, che non osa però presentare al figlio. Quindi lui è il classico playboy incallito, invidiatissimo da tutti gli uomini e che non ha nessuna intenzione di cambiare nemmeno una virgola della sua perfetta vita da scapolo. Il suo appartamento è un disastro. Fortuna che 1 volta al mese va mamma a rimettere a posto.

L'ambientazione? Se è un libro italiano l'unico posto interessante è  Milano, ovviamente, tutte le altre città sono da escludere. Fanno troppo provincia. Anche se i 2 protagonisti vengono spesso da paesini molto romantici, magari lui viene dalla Basilicata e lei dall'interland milanese.
Se invece si tratta di libro (o film) americani, potete scommetterci la testa che sarà ambientato a New York. Con uno dei protagonisti newyorkese doc, mentre l'altro (magari lei) viene dall'Alabama, che fa sempre tanto country.

E ora veniamo all'originalissima trama. Lei è giù di corda per essere single di nuovo, ma ha almeno un motivo di soddisfazione: il suo lavoro, la sua capa (che è una 50 enne megera, che si è anche rifatta le tette, oltre che sembrare una statua di cera per il troppo botulino) insomma la sua capa le ha promesso una promozione e lei sa benissimo che quella e-mail che trova sulla posta aziendale per invitarla l'indomani alle 9 nel suo ufficio vuol dire una sola cosa: promozione. Ma il giorno dopo, nell'ufficio della megera, non è sola, ma c'è un uomo mai visto prima, giusto giusto il protagonista maschile, che, ovviamente, prenderà lui il posto a cui lei teneva tanto. All'inizio, non si sa come, mani 2 protagonisti sono sempre in conflitto tra loro.

Quindi la sera stessa va in un bar, sempre con l'amico gay, e mentre è mezza sbronza, incontra il protagonista maschile. Lei fa finta di non vederlo, ma lui le si avvicina, siccome è insieme ad un bellone, l'amico gay s'innamora subito ed invita tutti nel suo appartamento. Lei finirà per trascorrere la serata con lui. Ma a questo punto diamo loro dei nomi. Chiamiamo lei con un nome originalissimo (Giulia) e così lui ( Lorenzo). Lui la accompagna a casa. La mattina dopo lei si sveglia e non ricorda nulla della sera prima. Peccato che ha accanto nel suo letto Lorenzo nudo. Per un attimo lo guarda "È un gran figo." Poi però si mette a urlare.  Lui, credendo che sia impazzita (per amore), se ne va in ufficio. Lei lo raggiunge mezz'ora dopo.

Lì cominceranno a farsi dispetti su dispetti. Lei gli dirà: "Per me non conti niente, è  stata solo una serata di sesso e basta, senza coinvolgimento sentimentale." Lui è  spiazzato, perché è  quello che dice alle donne per togliersele dalle scatole. Giulia inizia a innamorarsi.

Poi rispunta l'ex fidanzato, sinceramente pentito. Escono insieme, sembra che l'amore sia risorto. Ma Lorenzo è sempre più innamorato e farà una serie di stronzate, mai fatte prima. Segue Giulia  con l'ex ovunque, arrivando perfino a ingaggiare un dective, per saperne di più sul rivale.

Durante una serata molto romantica, in un lussuosissimo ristorante (hanno mangiato aragosta fino all'attimo prima) in cui l'ex sta chiedendo a Giulia di sposarla (ovviamente in ginocchio con l'anello di diamanti)  mentre Lorenzo è nascosto dietro ad un'enorme pianta, ecco che Giulia gli rivela che non lo ama più, ma che ama invece Lorenzo, è convinta però che lui non la ami.

Giulia se ne va sola, cammina per la città, è ovviamente Natale, ci sono luci ovunque, la musica è natalizia, canta Frank Sinatra. Lei è molto triste, quando spunta Lorenzo. E lì si baciano, si dicono quanto si amano. Ed ecco finalmente il lieto fine.


Ma perché continuano a propinarci sempre questa storia? Non avete capito, cari Autori, che ne abbiamo abbastanza? Come ci si può lamentare se la gente legge poco e va ancora meno al cinema???

Cominciamo con il dire di smetterla di mettere sempre come protagonisti i 30 enni. Le altre età non sono interessanti? Gli unici ad innamorarsi sono li 30enni? Lo capite che se continuate ad avere come protagonisti dei 30 enni, saranno solo loro che vi leggeranno, tutti gli altri con il piffero che vi compreranno il vostro sudato libro? E non venite a dire che per le altre età è  interessante, può essere qualcosa che succederà  (per gli adolescenti!)  oppure è un ricordo ( per chi i 30 anni li ha passati).

E poi trovate ai vostri protagonisti altri lavori, possibile che facciano tutti i pubblicitari oppure lavorino per riviste famose?

E poi basta con il playboy e con la donna che lo convince a diventare un bravo ragazzo. Non è vero, se è un infedele continuerà a esserlo. Non illudete le donne.

Insomma cominciate a scrivere cose alternative, esplorando terreni meno sicuri, ma più originali.

Ne ho letti tanti di libri così, spacciati per bestseller e con recensioni fantastiche. Appena mi ricapitano tra le mani (ho tantissimi libri...) una bella recensione sincera giuro che la farò. Cari Autori, siete avvertiti.

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